Quanto costa davvero tenere una casa vuota a Pisa?

Tra tasse, spese e mancati guadagni, il conto può superare i 7.000 euro all’anno

A Pisa, come in molte altre città italiane, non sono poche le abitazioni che restano vuote: seconde case ereditate, appartamenti di famiglia in attesa di “tempi migliori” per la vendita, oppure immobili acquistati come investimento ma mai messi a reddito. Ma quanto costa davvero tenere una casa vuota a Pisa? La risposta può sorprendere: tra tasse, spese condominiali e mancati rendimenti, il costo annuo può arrivare anche a diverse migliaia di euro.

Spese fisse: condominio e riscaldamento

Partiamo dai costi più visibili. In un condominio pisano medio — senza portineria, con riscaldamento centralizzato e poche spese straordinarie — si possono stimare circa 15-20 euro al metro quadrato all’anno di costi ordinari. Un appartamento di 80 mq comporta quindi 1.200-1.600 euro di spese condominiali, a cui vanno aggiunti i costi del riscaldamento (anche se non si abita la casa): la cosiddetta quota involontaria che incide per un 20-30% della spesa totale. Chi ha invece l’impianto autonomo deve comunque considerare manutenzione e controlli obbligatori (100-150 euro/anno) e i costi fissi del gas, che possono superare 250-300 euro all’anno, anche con consumi pari a zero.

Tasse: Imu e Tari

Sul fronte fiscale, la casa non locata viene tassata con l’aliquota massima IMU.A Pisa, per un immobile di 80 mq in categoria A2, l’imposta annua si aggira intorno ai 1.400-1.600 euro, mentre per una casa in A3 siamo attorno ai 1.100-1.200 euro. A queste va aggiunta la TARI, che per un’abitazione occupata da una sola persona si colloca mediamente sui 170-190 euro all’anno (tariffe 2024).

Se il proprietario ha la residenza principale nello stesso Comune, scatta anche l’IRPEF sul valore catastale dell’immobile tenuto a disposizione, con un impatto aggiuntivo che può variare dai 200 ai 250 euro in base al reddito.

Le spese straordinarie

Chi lascia la casa vuota spesso dimentica un altro dettaglio: i lavori straordinari. Tetti, facciate, ascensori, caldaie centralizzate, cappotti termici… sono tutte voci che, prima o poi, arrivano. Anche se non si vive l’immobile, le spese vanno pagate integralmente. Solo in parte si può recuperare con la detrazione fiscale del 36% oggi in vigore per le manutenzioni straordinarie.

Il costo nascosto: il mancato guadagno

Ma la vera voce di costo è quella invisibile: il mancato rendimento del capitale immobilizzato. Se ipotizziamo che l’appartamento valga 250.000 euro, e che quella cifra fosse invece investita in un BTP decennale con rendimento netto del 2,8%, il proprietario rinuncia a circa 7.000 euro all’anno di interessi netti. In pratica, ogni anno che la casa resta ferma, si “perdono” 7.000 euro, senza contare l’effetto dell’inflazione sul valore reale del denaro.

Il conto finale

Sommando tutte le voci — tasse, condominio, riscaldamento, manutenzioni e mancato rendimento — il costo complessivo per tenere una casa vuota a Pisa può superare i 7.500 euro all’anno. E per chi possiede immobili più grandi o in condomìni con servizi aggiuntivi (ascensore, giardino, portineria), la cifra può facilmente salire sopra i 10.000 euro.

E allora, che fare?

Molti proprietari non vogliono vendere “finché non arriva l’offerta giusta”, oppure temono di affittare per paura di morosità o danni. Sono timori comprensibili, ma il costo dell’immobilismo spesso è molto più alto di quanto si pensi. Oggi il mercato pisano offre soluzioni sicure e tutelanti sia per la vendita che per la locazione, anche tramite mandati di vendita gestiti in esclusiva, selezione accurata degli acquirenti e garanzie assicurative sugli affitti.

Lasciare una casa vuota, invece, significa solo perdere soldi ogni mese.

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Ranieri Fochi Cell. 3295357712